Il Movimento Politico “Reggio Civica” ritiene che il sindaco di Reggio debba essere un uomo di popolo, non il frutto di un accodo tra apparati o di palazzo. Un reggino vero, non posticcio. Un politico, non un burocrate che non ha la piu’ pallida idea di cosa sia la vita democratica.
Il senso del ballottaggio dei prossimi 4 e 5 ottobre e’ tutto qui, nella contrapposizione tra chi, come Giuseppe Falcomata’, ha dedicato tutto se stesso fin dalla piu’ giovane eta’ a difendere Reggio, forte
dell’esempio luminoso del padre Italo, e chi come Minicuci e’ stato imposto con supponenza e arroganza dalla politica sovranista, capeggiata da Salvini ed espressiva, secondo quanto emergerebbe da indagini giornalistiche e della magistratura, di una gestione cupa e disinvolta dei fondi pubblici.
Minicuci non e’ un reggino. Ma il problema non e’ una questione di anagrafe. E’ una questione di vita vissuta. Reggio e’ di chi la ama davvero, non per recitazione di un copione scritto da altri nelle segretrie di
partito. Reggio e’ di chi avrebbe avuto opportunita’ per andarsene, magari ottenendo ampie gratificazioni lavorative e politiche, e invece ha deciso di restare qui, in trincea, a combattere ogni giorno per rendere la nostra una citta’ migliore.
E quindi, per “Reggio Civica” la scelta da fare non e’ difficile. La scelta giusta e’ quella di Giuseppe
Falcomata’. Perche’ il voto per il sindaco non si basa su una presunta ‘competenza’ tecnica che non ha nulla a che vedere con il governo democratico di una comunità. La sfera tecnica e quella politica sono distinte e separate. E anzi, molto spesso, proprio un approccio burocratico finisce per impedire alla politica di dare al territorio le risposte che chiede e di cui ha bisogno. Il periodo dei burocrati “Commissari Prefettizzi”, successivi allo scioglimento per infiltrazione mafiosa del consiglio Comunale guidato dall’Amministrazione Arena/Scopelliti, è stato uno dei momenti più duri della storia recente di Reggio Calabria. E tutti noi ne abbiamo memoria, e non vogliamo rivivere mai più quel periodo!
Noi siamo convinti che i reggini non vogliano affidarsi alle mani di chi non ha mai fatto politica sul territorio e soltanto ora, in una vera e propria sceneggiata a favore di telecamere, si presenta a stringere le mani delle persone nei quartieri periferici, di cui non conosce neanche il nome e nei quali non aveva mai messo piede prima d’ora. Quei quartieri a cui Giuseppe Falcomata’ ha dedicato attenzione e cura, aprendo asili, luoghi di aggregazione, piazze, impianti di illuminazione e portando autobus mai arrivati prima d’ora.
Questa e’ la vera politica, la politica che si contrappone alla demagogia del sovranismo che sta perdendo terreno in tutta Italia e in tutta Europa, la politica vicina alle persone che c’e’ oggi e ci sara’ sempre, perché questa Politica, che ha la P maiuscola, e’ operata da chi ha scelto Reggio come propria casa e residenza di
vita, non come luogo nel quale svernare o passare giusto qualche giorno. Percio’ sosteniamo Giuseppe Falcomata’ come sindaco, al ballottaggio dei prossimi 4 e 5 ottobre, per farlo scendere in campo nel secondo tempo che l’amministrazione comunale merita, al fine di raccogliere i frutti del duro lavoro condotto in questi anni, senza lasciare il futuro di Reggio e del suo Comune ormai risanato nelle mani di chi ha cuore, cervello, interessi e portafogli lontano da questa citta’.
Il Coordinatore di Reggio Civica
Giuseppe IELO