Le riflessioni di Angelo Latella
Qualcuno, che 2000 anni fa parlava d’amore ed è morto e poi risorto, ma prima ha fatto tanto bene, ha fatto anche dei miracoli (sono “eventi” che gli uomini non si spiegano, li chiamano anche “sovrannaturali” ) perché aveva la necessità di dimostrare che la vita degli uomini e forse degli animali, non è destinata alla sola terra. E questo ci tranquillizza un po’, Giulia vive, altrove, ma vive, e sarebbe stato comunque giusto e corretto che il suo cammino, al di qua’, fosse completo di “vecchiaia”, di figli, di nipoti.
Ma non viviamo da soli, siamo circondati da altri uomini (uso questo termine per generalizzare, e perché credo ancora che la differenza con il resto degli animali, sia abbissale) che non hanno ancora capito la sacralità della vita.
Ognuno di noi è unico, e quando muore non è morto uno qualsiasi, non è morto un disturbatore, un fannullone, un ladro, è morto un uomo! Un uomo unico, una creatura voluta da Dio.
Il mostro non è solo Alessandro. I mostri, che io definisco “schifosi intolleranti della vita altrui” sono tantissimi, tutti quelli che uccidono sono mostri! Tutti!
Non c’è un solo motivo per uccidere, nemmeno la leggittima difesa, nemmeno uccidere se stessi è ammesso, chi si ammazza è un mostro.
Tanti lo sono, Putin è un mostro potente, di prima categoria, Caiazzo, il giustiziere di famiglia, è un mostro di fogna … ma l’elenco di mostri travestiti da uomini, sarebbe interminabile.
I mostri, ossia gli uomini di merda, ci sono sempre stati, ci sono anche oggi e purtroppo ci saranno pure domani.
Perché non ho scritto sempre? Perché spero, credo, e mi auguro, che il Re dell’amore, quello che ama anche i mostri, non si spazientisca mai.