Giulia Tagliapietra e Franco Anelli, i volti strani della morte

Le riflessioni di Angelo Latella 

Giulia Tagliapietra, 46 anni, mamma, lavoratrice, “famosa” per la cronaca perché una, delle tante canzoni dedicate alle “Giulia”, è stata ispirata da lei.Giulia rimane comunque tra le donne e gli uomini sconfitti dalla malattia, la solita, quella che è difficile da battere ma non impossibile.

Franco Anelli, rettore da tre mandati,  di un’università prestigiosa, la Cattolica, 60 anni, muore per un’altra brutta e vecchia malattia: alcuni la chiamano “chi mi servi ‘a vita?”, altri semplicemente “mi sono rotto”.

Quanto s’è fatto difficile vivere? Se lo è per un rettore di università cattolica, come possiamo pretendere che non lo sia per chi è lontano da Dio? Quanto è difficile essere uomini? Eppure per amare Dio basta poco, basta amare qualcosa della vita. Una vita fatta di uomini che si dividono tra sempre più fragili, e sempre più vogliosi di combattere fino alla fine.

Quante contraddizioni oggi, quanto pane a chi non ha denti, quanto pane ignorato, quanto pane buttato.

Lo vogliamo rispolverare quel brano di Modugno? Meraviglioso. La vogliamo rispolverare l’anima? L’anima è la parte di Dio che è in noi…e che va oltre la morte, oltre qualsiasi volto della morte. Beata anima che non muori mai.