Detti e proverbi calabresi liberamente narrati da Angelo Latella
“Le dita della mano non sono tutte uguali”.
Sembra un proverbio banale, perché è scontato, per chi conosce l’anatomia della mano, pensare che non dica nulla di nuovo.
E sarebbe invece un proverbio attualissimo, se guardassimo alla guerra in corso a Israele.
Che dite? Un mondo pieno d’amore e d’intelligenza potrebbe essere classificato come “monotono”?
Molte cose non sembrano (o non sono) uguali , pur portando lo stesso cognome : gli uomini (in generale), i fratelli (non solo di sangue), le città (Milano è uguale a Catanzaro?), i mari, le dita.
Il proverbio vuole ricordare soprattutto due cose. La prima è che “c’è sempre un perché, c’è sempre un motivo”, la seconda è che ognuno, pur essendo visibilmente diverso, fa parte di un gruppo e ha un compito nella società, che porta più facilmente a compimento se si fa aiutare, se collabora con altri.
Una mano con un solo dito, sarebbe funzionale? E con cinque pollici? Oppure quattro mignoli? Detto ciò vi ricordo che il desiderio di alcune persone, proprio per “criticare” il Creatore, e non disturbare i fratelli , sarebbe quello di avere un braccio in più (completo di mano e dita, ovviamente).