Ancora una volta il Centro Recupero Tartarughe Marine di Brancaleone accorre in aiuto delle creature marine in difficoltà.
Nel racconto, a cura del personale del Centro, un film corredato anche da testimonianze fotografiche dell’avventura capitata ad una piccola tartaruga recuperata grazie all’attenta osservazione in mare della nave “Peluso” della Guardia Costiera di Messina che ha notato il piccolo rettile in evidente difficoltà recuperandola e salvandola da una sicura morte per poi portarla al conosciuto CRTM di Brancaleone dove ha trovato accoglienza, cure del caso e tanto amore. Di seguito la storia a lieto fine di “Blue”.
“Così minuscola, nella vastità del mare, chi l’avrebbe mai notata?
Invece, per fortuna, dalla Nave Peluso CP905 della Guardia Costiera di Messina, il Comandante e il suo personale l’hanno avvistata in difficoltà e recuperata, e ci hanno contattati tempestivamente.
L’abbiamo chiamata “Blue”, come la nostra Onlus, ed è l’esemplare in assoluto più piccolo che abbiamo ricoverato da quando è attivo il nostro Centro di recupero.
Blue pesa appena 134 grammi, e il suo guscio, a forma di cuore, ha le dimensioni di 9 x 9 cm.
Anche così piccola ha avuto bisogno di soccorso. Infatti ha una brutta ferita sul carapace che le ha lasciato scoperte alcune parti di costole. La ferita è riconducibile ad una collisione con mezzo nautico, che per fortuna l’ha solo sfiorata, pur portandole via una parte di guscio. Senza soccorso la ferita scoperta l’avrebbe prossimamente condotta a morte per infezione.
Blue è stata fortunata 2 volte, perché non tutte le tartarughe appena nate sopravvivono ai primi giorni dopo la schiusa delle uova (solo il 10% raggiunge il mare aperto senza essere predato) e poi perché è stata avvistata in tempo per essere soccorsa.
Non sappiamo da dove arriva (sicuramente da una delle aree di nidificazione del Mediterraneo) ma sappiamo per certo che, stremata e in balìa delle forti correnti, è giunta nel Porto di Messina al momento giusto per essere aiutata.
Giunta al Crtm di Brancaleone è stata visitata, ripulita la ferita dai lepadi che la stavano già colonizzando, medicata e stabilizzata in vasca. E’ stata scrupolosamente tenuta in osservazione dal nostro personale per monitorarne tutti i parametri senza recarle alcuno stress, e infatti il giorno dopo si è tranquillizzata e ha già reclamato il cibo!
Anche se gli esemplari così piccoli sono difficili da gestire noi siamo fiduciosi sul suo percorso di guarigione, anche grazie ai consigli della nostra veterinaria Simona che ha già avuto varie esperienze con baby turtles in altri centri di recupero all’estero.
Lo sapevi che solo 1 piccolo di tartaruga su 1000 riuscirà a raggiungere l’età adulta? Noi ce la mettiamo tutta a dare a “Blue” una seconda possibilità di vita, e tu puoi unirti a noi per sostenere le sue cure.
Se vuoi aiutare questa baby Caretta caretta a guarire in fretta e tornare in mare, puoi adottarla a distanza e ricevere via email l’attestato ufficiale di adozione personalizzato”.