Alzi la mano chi ci aveva creduto, quando la scorsa settimana il sindaco ancora in carica grazie ai tempi extra supplementari piovuti non dal cielo ma dal Covid, si è portato con codazzo di beneficiati nella zona di cantiere del Parco Lineare Sud. Oltre tre chilometri di lunghezza per un’opera – senza virgolette e maiuscole – questa sì bellissima, strategica, persino risolutiva per un bel tratto della città, ma per quel che ci preme ora sottolineare, ben lontana dall’essere ancora completata.
Altro che apertura, insomma, come recitava la locandina propagandista diffusa, forse incautamente o forse no, alla stampa e ai social. Come se sarebbe stato difficile smascherare immediatamente quello che invece è sotto gli occhi di tutti, una volta spente le luci tanto reclamizzate.
La realtà è sotto gli occhi di tutti e non lascia spazio ad alcun equivoco di sorta. E allora non possiamo che sottolineare come il sindaco Falcomatà ha per l’ennesima volta inteso mettere in scena una pessima rappresentazione teatrale, ma forse tutto al più si è trattato di una triste farsa a uso e consumo della stampa e dei social.
Il Parco Lineare Sud, dopo anni e anni di estenuante attesa, deve essere completato ed è tutto tranne che fruibile ai cittadini. Transenne, cartelli, segnali, la zona è per larghissimi tratti “off limits” e anche dove non lo è, i pericoli per i poveri passanti sono tanti.
Eppure il sindaco dei bluff, sul completamento di quest’opera, peraltro sapientemente progettata non certo da lui, ci ha puntato parecchio della sua campagna elettorale, già misera di suo in quanto a veri contenuti.