Le riflessioni di Angelo Latella
Mi capita di sentire spesso “non haiu tempu, haiu un saccu i cosi i fari, o vaiu all’acqua o nnacu u figghiolu”, la gente si lamenta che non riesce a fare tante altre cose, non riesce, in poche parole, a trovare il tempo per farle.
Ho riflettuto parecchio , anche perché per altre persone è al contrario, il tempo non passa mai.
Quindi ? Si verifica uno scontro di “mentalità” tra il tempo, vero e proprio, la sua “qualità” e la depressione (per la maggior parte dei depressi, dei solitari, degli ospedalizzati, il tempo non passa mai).
L’analisi del quesito mi ha portato alla conclusione che, spesso, non abbiamo tempo per fare tutto ciò che vorremmo perché siamo costretti ad una sommaria e sbrigativa selezione, che non da, in modo automatico, precedenza alle cose importanti (o utili, se preferite).
Il tempo è quello che è, non si può fermare, e va vissuto in qualche maniera . E allungare ? Si può allungare il tempo? Forse sì, e comunque anche se regalassimo un’ora in più a chi non ha tempo, la sprecherebbe ugualmente, e poi ne vorrebbe due, per non dire tre.
Ho provato ad immaginare, a titolo del tutto sperimentale, una giornata di 25 ore, è possibile ? Sarebbero 30 ore in più al mese, 360 ore in più all’anno …
Che ne dite? Slitteranno i compleanni? Ma di poco. Ci sarebbe più lavoro? Ma di poco. Saremmo più felici? Ma di poco. E i depressi? Beh, anzi boh.
Buona domenica.