La “Cooperativa Marzo ‘78” celebra il 47° anno della sua fondazione

 

La Cooperativa sociale “Marzo ‘78” festeggia il 47° anniversario della sua nascita. Ciò accadeva proprio nel mese di un ormai lontano giorno di fine marzo del 1978, da qui il nome della struttura, quando veniva dapprima nominata come “Cooperativa servizi sociali dell’Agape”.
La Marzo’78 è stata fortemente voluta dall’impegno, dalla speranza e dalla determinazione di Don Italo Calabrò che portò come motto significativo la frase “nessuno escluso mai” riuscendo a dare nella realtà una risposta educativa ai minori in condizioni di devianza sociale con uno sguardo rivolto sempre anche agli emarginati, agli ultimi della società, alle persone fragili.
La cooperativa nasce con l’obiettivo di offrire una risposta concreta ai minori con devianza sociale, irregolarità comportamentale, carenze o conflittualità genitoriali bisognosi di supporto affettivo, relazionale, cognitivo.
Essa è attiva sul territorio reggino con due sedi operative collocate una a Reggio Calabria e l’altra in provincia, precisamente a Melito Porto Salvo.
La struttura rivolge da decenni, quest’anno ricorre appunto il 47 anno, un servizio di assistenza educativa ai minori bisognosi di tali interventi grazie al servizio svolto al suo interno da professionisti del settore che monitorano ventiquattrore su ventiquattro i giovani ospiti delle due sedi.
Un lavoro incessante quello degli operatori presenti che da quasi mezzo secolo, nel loro avvicendarsi, assistono e abbracciano emotivamente ogni singolo ragazzo che viene affidato loro seguendolo nel suo percorso di vita dentro e fuori la cooperativa nelle attività scolastiche, sportive, sanitarie, nei rapporti con le famiglie e, dal 2018, con un servizio di Educativa Domiciliare qual è quello dell’ADM (Assistenza Domiciliare Minori), ma anche nei rapporti con gli organi che gravitano intorno a questa realtà.
Una mansione non facile quella degli educatori chiamati ad interfacciarsi con le diverse problematiche dei ragazzi che richiede un forte senso di responsabilità verso il compito assegnato svolto da essi con grande partecipazione e empatia giorno dopo giorno soprattutto nell’attuale società che appare diversa con i rapporti umani che sono stati soffocati da una sempre più crescente tecnologia capace di annullare la già carente comunicazione tra individuo e individuo.
Ma ancora un ruolo delicato che vede l’operatore impegnato giornalmente a porre al centro delle attività psicosociali ed educative il minore in un rapporto dove risulta fondamentale ogni forma di rispetto, di fiducia, lealtà verso ogni singolo giovane.
Una realtà tangibile quella della “Cooperativa Marzo ’78” che la vede organizzata in maniera eccellente in ogni suo comparto che la pone a distanza di decenni ancora come punto di riferimento per le istituzioni che orbitano in questo settore, rivelandosi di fondamentale importanza, grazie alle prestazioni fornite, soprattutto per quelle famiglie bisognose dell’opera di assistenza che possono sicuramente fare affidamento sulle capacità professionali esistenti al suo interno per sperare in un futuro migliore dei propri figli.