Le riflessioni di Angelo Latella
Come “non” parlare della mamma oggi? Sembra un gioco di virgolette, ma in realtà la mia riflessione non poteva non tenerne conto.
Sono state scritte migliaia, se non milioni, di poesie e canzoni sulla mamma, perché la poesia e le mamme, sono “vene” d’amore, di sentimento. Come le lacrime, d’altronde.
Quante lacrime di gioia o di dolore, sono state versate dalle mamme, per le mamme, con le mamme: le lacrime, quelle vere, che puoi pure nascondere, asciugare, ma non puoi trattenere, non puoi controllare.
I sorrisi, gli abbracci, i baci, delle mamme, mostrano solo una loro parte d’amore, le urla, le “ciabatte tirate”, gli sguardi fulminanti, delle mamme, nascondono solo amore.
La mamma, madre di uomini, e la mamma madre di cuccioli, le mamme per natura, umana, italiana, africana, americana, cinese, per esempio… e animale, mamma leonessa e mamma gatta, sempre per esempio.
E poi le ingrate, le pochissime ingrate mamme, che oggi verranno comunque festeggiate o semplicemente perdonate.
Un grazie particolare anche alle mamme che non hanno generato, ma che si sono innamorate di figli altrui.
E poi c’è Lei, la mamma di tutte le mamme, Maria, la più amata. E chi l’avrebbe mai pensato che Dio scegliesse di avere una mamma? Dio conosce l’amore di tutti, Dio sa che quello di una mamma è il massimo, è inimitabile, è insuperabile.
Buona festa a tutte le mamme, e a tutte le donne che sognano, o hanno sognato, sperato, coltivato, il desiderio di essere madri.
(Nella foto ritratto di Katia Biondo).