La riflessione dell’editore di Angelo Latella
Ci sono persone che sono come le monete, il loro valore è basso e per di più , o proprio per questo, hanno “due facce”.
Ci sono persone che sono come la cipolla, che di facce ne ha “più di due”.
Infine ci sono i famosi e quasi dimenticati “faccioli”, coloro che cambiano atteggiamento in base alla circostanza, gli ipocriti, quelli che distribuiscono falsi sorrisini, che si tengono, tristemente, da tanti rami.
Più l’amicizia è forte e più grande è la delusione, ci si sente traditi dalle menzogne, dalla falsità. “L’amicu è cu ciangi cu tia quandu tu ciangi, no cu mangia cu tia quandu tu mangi” , è un detto che vuole indicare lo stare attenti agli amici che ci ritroviamo nei momenti di festa, di “sbafo”, potrebbero rivelarsi falsi, potrebbero confermare che i migliori amici “sunnu i sordi “nta sacchetta” (se sei ricco, attiri amicizie).
Qualcuno sostiene che se un’amicizia finisce, vuol dire, come l’amore, che non c’è mai stata.
Proviamo adesso a fare una lista dei “migliori” traditori o meglio dei più famosi.
Al primo posto, Giuda, al secondo Bruto. Ovviamente i traditori di amicizia, sconosciuti ai più, sono un’infinità.
Il traditore è colui che, con bugie e falsità, “tradisce” la fiducia e la stima di qualcuno (spesso di un amico).
Conclusione. Amor con amor si paga, amicizia con amicizia si alimenta…e se mi tradisci, quando ti incontrerò, caro falso amico, ti sputerò in faccia, non in una delle tue incalcolabili facce, ma nella sola che ha approfittato della mia ingenua e sincera amicizia.