La riflessione di Angelo Latella
In questi giorni tiene banco una ricerca sulle frequentazioni delle chiese, pare che solo il 18% della popolazione vada regolarmente a Messa.
Analizziamo. Se si parla ancora di Gesù a 2023 anni dalla sua nascita, un motivo ci sarà e quel 18% può essere visto come un numero altissimo.
Se la fede viene trasmessa grazie alla credenza e al culto di chi ci sta vicino, è probabile che un crollo del “credere” sia attivo da diversi decenni (le famiglie educano con costanza alla cura dello spirito? O è compito solo di preti e catechisti?)…
Se si continua a pensare che Gesù sia il protagonista di un romanzo e che quindi non esiste un Dio ma una vita terrena, priva di misteri, priva di fratellanza, d’amore, con il nulla dopo la morte…
Se non ci incuriosisce il perché siamo qui, che cosa ci facciamo qui, perché amiamo, perché soffriamo, perché esistiamo…
Ecco alcuni dei “se” che spiegano il vuoto delle chiese. Gli uomini pensano troppo al pane (casareccio, integrale, dietetico) ma soprattutto a cosa metterci dentro.
Gli uomini pensano troppo al costume da bagno, se è meglio che copra o che faccia vedere. Gli uomini pensano troppo a come emergere, a come essere migliori di altri, magari cavalcando disonestà e violenza. Gli uomini vogliono impossessarsi di mare, sole, luna e terra, vogliono cancellare Dio.
Bisogna ritornare in chiesa, e ascoltare Dio. Dio che ti dice e ti spiega che sei stato creato anche a sua immagine, ossia di anima, di spirito, che quindi sei stato creato anche per il cielo, per il Paradiso.
Morendo in croce e poi risorgendo ci ha fatto vedere che esiste veramente “l’altro mondo”…
E la storia dell ‘incredulo Tommaso, dovrebbe servire a confermare proprio questo. Bisogna tornare a credere , bisogna tornare in chiesa e nutrirsi del suo corpo, che è la benzina necessaria ad andare avanti, tra alti e bassi, è la medicina che ci fa diventare persone umili, dobbiamo imparare ad amare Dio come Luì ama noi, dobbiamo amare tutto il creato e tutte le sue creature, dobbiamo renderci conto che si ama e si soffre con l’anima, con Dio, insieme a Lui.
L’appetito, le frittole, le ostriche sono un’altra cosa, nutrono il corpo, il pane del cielo invece nutre l’anima, spogliata da ogni peccato, pura, bianca, riconoscente.