Le riflessioni di Angelo Latella
Vai a trovarlo il “vero” perché, sembra facile, ma non lo è, per niente.
Facendo un po’ di cronistoria potremmo dire che le guerre sono sempre esistite e quindi non dobbiamo scandalizzarci più del dovuto se continuano a esserci.
Intanto si uccideva e si continua a farlo. Si uccidevano uomini, si uccidono uomini, donne, bambini, come se fossero nulla, niente, come se fossero pecore.
E si continuerà a uccidere, chissà fino a quando. Gli uomini si organizzano per dire no a questo, no a quello, e poi studiano come uccidersi, come uccidere più degli altri.
A che serve un clima migliore, se poi ci ammazziamo, a che serve sconfiggere la mafia e la delinquenza in genere, se poi continuiamo a morire per colpa di qualcuno che dice, di non essere né mafioso ne delinquente e si crede più intelligente di tanti altri?
A che serve progettare lavoro e benessere, se poi non sei libero di campare “a casa tua, con la tua santa pace?”.
E’ spontaneo adesso pensare, le vecchie guerre su cosa si basassero? E le nuove? Cosa si vinceva? Cosa si vince? Sembra che il primo problema, la prima motivazione, la più conosciuta, sia il possedere, il possedere terra, territori: cca è u meu! No, è u meu! Il secondo problema sia quello culturale, o se preferite colturale, tra usanze e credenze religiose radicate e problemi di sviluppo, di mancato sviluppo, di fame.
E ci sono guerre silenziose e sconosciute, e poi quelle da telegiornale “tutti i giorni”, come se ci fossero morti da nascondere (seconda categoria) e altri da pubblicizzare (élite).
E donne che continuano a camminare coperte dalla testa ai piedi, continuano a vivere segregate, a macinare grano con il mortaio, mentre dall’altra parte del mondo minigonne, smartphone e ombelichi con tanto di piercing, spopolano.
E per finire ci sono gli uomini del “e chi nci pozzu fari ieu ?”… sono quelli che vivendo lontano dai luoghi di guerra “dichiarata” continuano a sentirsi innocenti, senza colpe, presi dai loro mille problemi: spazzatura tra le strade piene di buche, mancanza di lavoro, ospedali inefficienti, pensione a 104 e politici che sono apostrofati con un “mancu li cani”.
Intanto si continua a fare guerra, a uccidere uomini innocenti, con armi più o meno intelligenti e sofisticate.
Le guerre continuano a esserci, e i colpevoli continuano a rimanere sconosciuti, perché è diventato impossibile trovare chi ha scagliato la prima pietra..
Ci siamo stancati pure di pregare che non si faccia più, al massimo “speriamo”, speriamo che si faccia sempre lontano da “me casa”.