Lopez festeggia i 40 anni di Polis Cultura: “Guardiamo più a fondo l’anima delle persone”

di Grazia Candido (foto Antonio Sollazzo) –  “Uscire dai luoghi comuni e guardare più a fondo l’anima delle persone”. Massimo Lopez, in città per la due giorni dello show “Dove eravamo rimasti”, evento che apre la stagione artistica della Polis Cultura al teatro “Francesco Cilea” (e che ieri ha registrato sold-out, pomeriggio si replica alle ore 17), non può che festeggiare insieme al team del direttore artistico Lillo Chilà, i 40 anni di attività dell’associazione culturale ma anche, rimarcare la solidità di “un trio che non si è mai sciolto perché Anna Marchesini è sempre con noi”.

Partiamo proprio dal titolo dello spettacolo, “Dove eravamo rimasti”?

“Eravamo rimasti al periodo del Covid, non si sapeva cosa sarebbe accaduto dopo ma, per fortuna, abbiamo scritto questo spettacolo che è una continuazione del precedente. E’ partito subito bene, la gente ci ha seguito ed è sicuramente un bel successo”.

Tanti sketch, risate, musica e soprattutto, un emozionante ricordo all’attrice Marchesini che non può assolutamente mancare nei vostri spettacoli.

“Anna c’è sempre, facciamo un omaggio ad una amica cara a noi e al pubblico. E’ una testimonianza che non siamo in due sul palco, ma sempre in tre”.

Infatti, non sembra che in scena il trio si sia sciolto.

“E’ proprio così. C’è un marchio di fabbrica, il modo di raccontare che è quello. Anna avrebbe voluto questo e credo, ne sia felice”.

Se vedesse lo spettacolo, cosa vi direbbe?

“Non so cosa direbbe, ma immagino quali sarebbero stati i suoi atteggiamenti visto che ci conoscevamo bene. Sicuramente, avremmo riso in continuazione per la sua ironia che non è mai venuta a mancare”.

Il punto di forza dello spettacolo?

“L’amicizia che c’è tra me e Tullio da sempre e anche, la risposta della gente. Abbiamo sempre avuto un contatto con le persone, non siamo quegli attori che non considerano il pubblico. Noi interagiamo con loro, più il pubblico è caloroso, più noi siamo carichi e lo scambio diventa più forte”.

Progetti per il futuro?

“Non abbiamo proprio idea, ci lasciamo vivere. Per ora, andiamo avanti con questo spettacolo che continuerà anche la prossima stagione. Ci sarà tempo per pensare a cose nuove”.

La Polis Cultura compie quest’anno 40 anni di attività e sceglie di festeggiare con voi aprendo così il nuovo anno. Cosa diciamo a questo “motore reggino” della cultura?

“E’ una bella coincidenza tornare a Reggio Calabria e festeggiare un traguardo importante per chi come noi, vive di arte. Abbiamo conservato un bellissimo ricordo della città, ricca di storia, bellezze naturali, molto accogliente. Bisognerebbe però parlare un po’ di più di questa terra: mentre passeggiavo sul lungomare, mi sono fermato a dialogare con le persone, ho trovato cortesia. E’ necessario uscire dai soliti schemi, dai preconcetti e guardare quanto sia importante lo scambio con l’altro, parlare con la gente, confrontarsi per crescere e migliorare”.