Matteo Messina Denaro, punti di vista

Le riflessioni di Angelo Latella

La mia riflessione di oggi ha per tema l’argomento della settimana: l’arresto di Mattia Messina Denaro, boss di grande spessore e latitante da trent’anni (credo che lo spessore dipenda anche da questo fattore).

Premesso che l’operazione dei ROS va considerata come un importante e meraviglioso successo, premesso anche che consegnare alle patrie galere “uomini delinquenti”, seppur considerati di “spessore” o “normali”, che non hanno avuto rispetto per la vita di altri uomini, è il minimo dovere di chi ha scelto di proteggerci con il proprio lavoro.

Detto ciò, entriamo nei vari punti di vista dei tanti “sentito dire”.

Al primo punto spicca il doppio cognome, che sappiamo bene, non sempre è sinonimo di nobile discendenza.

Al secondo punto, la triste considerazione che aveva illuso tanti rassegnati sognatori di giustizia, l’idea che non venisse catturato, dopo così tanto tempo, aveva maturato l’ipotesi più probabile: “l’hanno preso? Allora non era morto?”.

Al terzo punto, ahimè, la rivalutazione del tumore, è la prima volta che si potrebbe parlare “bene” di una così grave malattia, che non si augura al peggior nemico, e che comunque conferma il “non guardare in faccia nessuno”.

Sei non fosse stato per la malattia, non staremmo qui a scrivere, rimane un dubbio però? Matteo “u siccu”, guardando al suo accorciante futuro, non si sarà certamente arreso alla malattia, ma avrà capito e valutato che per curarsi meglio forse è giunto il momento di arrendersi alla giustizia?

Al quarto e ultimo punto, pensate che la gente comune, la stragrande maggioranza, seppur bombardata dai media per questo storico arresto, è contenta?

Non diciamo felice perché è un parolone. In sintesi, l’arresto di Andrea Bonafede (guarda un po’ che ironico cognome di camuffamento), porterà miglioramento alla mia vita? Troverò lavoro? Arriverò tranquillamente a fine mese? Si abbasseranno le accise del carburante? Migliorerà il nostro sistema sanitario e scolastico? Ognuno di noi si dia la risposta che sente appartenergli, nel frattempo ci risolleviamo moralmente per il successo del lavoro altrui, quello dei Carabinieri.

Buona domenica.