Detti e proverbi calabresi liberamente narrati da Angelo Latella
Traduzione: “Meglio essere negativamente adocchiati dai cani, che dagli uomini (il termine cristiani non fa riferimento esplicito all’essere cristiani, ma era un termine usato per indicare comunemente l’essere uomini).
Se non dai da mangiare ad un cane, se hai un “diverbio” con un cane, questi potrebbe portarti rancore, non espressamente calcolabile in “natura umana”, e quindi la cosa potrebbe anche finire lì.
Al contrario, se hai qualcosa da dire con un altro uomo, le tue ragioni o le tue azioni, potranno essere oggetto d’invidia e cattiveria…che perdureranno nel tempo, potrai essere maledetto e destinatario di infinite sventure.
In sintesi il proverbio mette in guardia dall’apparire gentile e innocente dei “fratelli”, rimarcando la benevolenza dell’amico cane, il cane è (o sarebbe ) meno cattivo degli uomini.