Detti e proverbi calabresi liberamente narrati da Angelo Latella
Traduzione : “Un’altra botte s’è fatta aceto”.
Normalmente e anticamente, prima cioè della scoperta dei solfiti, quando il vino “andava a male” diventava aceto.
La botte quindi era “sacra”, aveva il compito di difendere il suo contenuto, e non solo, di migliorarlo con il passare del tempo, con l’invecchiamento. E quando ciò non accadeva la delusione era tantissima.
Il proverbio di oggi, o se preferite “il modo di dire” in questione, trova applicazione nelle persone che pensavamo fossero in gamba , “botti buone”… e invece. In sintesi, quando qualcuno, di cui nutrivamo particolare stima ci delude, ci rema contro, non la pensa come noi crediamo sia giusto, diventa una botte traditrice, perde credibilità , diventa aceto, buono solo per l’insalata (…Megghiu i nenti, comunque).