Abbiamo appreso da una locandina-web di un corteo previsto per Domenica 6 settembre con partenza a Piazza Italia e arrivo a Piazza Duomo con l’intervento conclusivo del vice-segretario Andrea Crippa.
Corteo, annuncia la stessa locandina, “contro la disoccupazione ed il malaffare”.
Ora se non fosse vero verrebbe da pensare alla sceneggiatura di un film grottesco felliniano ma il tragicomico supera il grottesco e la cosa pare corrisponda alla realtà.
Il Crippa di cui si fa menzione è quel baldanzoso giovane che, con stretta cadenza “lumbard”, ha spopolato sui social per i suoi proclami eclatanti ed ortodossi sull’unico obiettivo politico della Lega Nord: l’Indipendenza della Padania.
Chi avrebbe mai detto, fino a qualche mese fa, che Reggio avrebbe mai potuto ospitare una così indegna ed indecorosa manifestazione con protagonisti della “Padania libera”?
Che abbiamo fatto di male per meritarci un affronto così vile da parte di quei “boia chi molla” (ormai traditori conclamati), che hanno giurato da sempre fedeltà alla città contro ogni “invasore” ed ora la stanno vendendo alla Lega Nord per qualche briciola di scivoloso potere?!
Dove sono i “difensori di Reggio”? Che patto col diavolo hanno fatto per barattare finanche la propria “madre”, la propria terra, la propria casa?
Uno smacco così grande non era mai successo da reggini ai danni degli stessi reggini! Neppure con la scelta di levare il capoluogo a Reggio!
Eppure ricorre il 50mo della Rivolta e vediamo gli stessi organizzatori dei “festeggiamenti” di questa cruciale ricorrenza ora candidati a sostegno della “succursale leghista” Minicuci.
Una vergogna di tale portata che fa nitrire, indignato, pure il cavallo di San Giorgio.
Ecco che i trasformisti della peggiore destra reggina diventano improvvisamente “portatori della vara della Madunnina” trasformando Reggio in territorio di conquista e futura colonia dell’impero di Alberto da Giussano.
Senza vergogna, senza dignità alcuna, senza orgoglio e ritegno, senza esitazione; gli ex scopellitiani al completo, i meloniani-ripepini ed i folgorati leghisti tutti devoti e proni a servire la testa di Reggio a Salvini.
Vorrebbero far ingoiare questa pillola di veleno, ai cittadini ignari, con la “supercazzola” del “supertecnico” con i poteri magici che salverà la città con qualche strano effetto speciale ma il vero gioco di prestigio è quello che, in un paio di settimane, ha visto figure come Cannizzaro ed i consiglieri azzurri passare da un rifiuto indignato di qualsiasi collaborazione con Minicuci ( fino a definirlo uomo perdente e non all’altezza dichiarando, quindi, di non volersi ripresentare alle elezioni con lui candidato a sindaco) ad una standing-ovation con tanto di majorettes e fuochi d’artificio!
Un teatrino così imbarazzante che ha costretto a prendere le distanze lo stesso Lamberti e molti elettori di destra che hanno preferito sostenere la Marcianò o dichiarare una astensione strategica ed amareggiata.
Come possiamo accettare che su quel sagrato che ospita, tradizionalmente in questo periodo, il Quadro della Madonna e decine di migliaia di fedeli con i drappi cittadini al collo, sui balconi e nel petto ora possa ospitare uno dei massimi promotori della “Padania libera e indipendente”?
La stessa piazza in cui si fa “rota” con le viddanedde e le tante bancarelle di prodotti tipici ed artigianato locale dovrebbe ora fare spazio ai “lumbard” ed ai loro sodali cittadini arruolati per qualche moneta lombarda di nuovo conio politico?
NO! REGGIO NON SI LEGA!
Non possiamo accettarlo e ci impegneremo elettoralmente per sconfiggere questa “calata di barbari” contrapponendo la ferrea volontà di una città capace di stare in piedi da sola, libera e forte!
“Reggio Bene Comune” non sarà mai complice di una simile scelleratezza ed invita la cittadinanza a ribellarsi a questo tentativo di svendita della città agli interessi politici nazionali di Salvini & Co.
La “Lega marcia” su Reggio ma troverà un muro di dignità; di uomini e donne che non hanno prezzo!