Padre nostro che sei nei cieli

Le riflessioni dell’editore di Angelo Latella

Oggi riflessione dedicata allo Spirito, alla domenica… A parte una nutrita schiera di uomini, convinti di discendere dalle scimmie (che comunque continuano ad esistere come tali), e un’altra parte senza alcuna convinzione (non è interessata ne della provenienza e ne della destinazione umana, non riconosce un creatore della “natura”, e non ha voglia di pensarci), ci sta anche chi attribuisce alla volontà di un Dio, la sua venuta al mondo.

Sappiamo che questo Dio assume spesso nomi diversi e che comunque la preghiera è uno degli strumenti di contatto tra uomini e divinità. Per i cristiani (quelli che credono che Dio si sia fatto uomo tramite Gesù) dopo quel famoso “insegnaci a pregare”, la preghiera principe, o principale, è diventata il Padre nostro.

Avete mai riflettuto sulla prima frase? Quella che da il titolo all’articolo? Potrebbe turbarci parecchio, sembra che Dio prediliga il cielo, se non fosse soccorsa da quel “sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra”…

Capite l’importanza di non estrapolare? Il Padre nostro va studiato tutto. Dio è amore, è vita, è pane quotidiano, è padre, è madre ed è, per dirla umanamente, padrone di cielo e di terra.

Qualcuno lo dica a Putin e a tutti i distruttori e assassini, cretini o intelligenti, distruttori di terra, di cemento, di cose, di corpi: perché non provate a distruggere il cielo?

Buona domenica.