Le riflessioni dell’editore di Angelo Latella
Loredana e Benno, generazioni a confronto. Sto parlando di Loredana Bertè e Benno Neumair.
Durante i suoi settant’anni Loredana ne ha passati di tutti i colori, chi non conosce parte della sua storia, un padre padrone, una sorella prematuramente scomparsa, un matrimonio di “spessore” fallito…i viaggi in autostop verso mete di felicità, seppur altalenante.
Loredana parte da Bagnara Calabra all’inseguimento della musica, che raggiunge con tanti sacrifici e soddisfazioni.
Loredana vive la musica, vive di musica e dal “Mare d’inverno a “Sei Bellissima”, si presenta all’ultimo Sanremo, come ospite, e canta “figli di … Loredana” , a ricordare quasi quasi il famoso complimento che dalle nostre parti viene rivolto agli scaltri, ai comuni “figghi i ‘ntrocchia”.
Benno è un giovane trentenne, di Bolzano, che ci ha ricordato l’Adige, quel fiume che si studiava ai miei tempi, in Geografia. Benno è “famoso” in questi mesi per un orrendo episodio criminale: ha ucciso il padre e la madre e li ha poi buttati nell’Adige.
Benno è stato male lontano da casa, suo padre e sua madre sono andati a recuperarlo, se lo sono riportati a casa, hanno cercato di curarlo, di reinserirlo socialmente, non si sono mai arresi ad un figlio che non fosse normale. “Un patri campa centu figghi, centu figghi non campunu un patri”.
Il padre padrone di Loredana amava sicuramente quanto il padre di Benno.
Allora? Altra epoca, altra generazione, ma l’amore? Muta l’amore? Il cervello è un “cocciu i ‘ranu”? Gli animalisti avrebbero fatto un casino se avesse ammazzato e buttato dal ponte un cane. Gli uomini invece ? Non si indignano? Perdonano? Si può perdonare chi non solo non onora ma addirittura ammazza i genitori? Mi hanno insegnato che il vero cristiano perdona l’imperdonabile.
Quanto è difficile perdonare, quanto è difficile essere cristiani, meglio figli di… Loredana, perché di Loredana rimarranno le canzoni, di Benno non rimarrà quasi niente.
