Reggio Calabria – Si è svolta nella mattinata odierna presso il lungomare Italo Falcomatà, la cerimonia di commemorazione per le vittime delle migrazioni. La celebrazione, svoltasi proprio davanti la statua della Dea Athena, ricade in una data simbolica per la città in quanto, cinque anni fa, sono state recuperate nelle acque dello Stretto 45 salme di migranti, seppellite in seguito in una parte del cimitero di Armo.
Il Sindaco Falcomatà, insieme ai tanti rappresentanti civili, militari e religiosi presenti alla ricorrenza, hanno assistito alla deposizione, da parte di una motovedetta della Guardia Costiera, di un fascio di fiori nelle acque del “Mare Nostrum”, in memoria di tutte quelle persone che, durante la traversata, purtroppo hanno perso la vita.
“Questa giornata ci ricorda di non dimenticare ciò che Reggio ha fatto e sta facendo riguardo le tragedie che avvengono in mare”. Queste le parole del primo cittadino che, dopo i ringraziamenti alle varie istituzioni e comunità ha proseguito : “Abbiamo dato una degna sepoltura a chi, scappando da luoghi terribili, non potrà avere un futuro. La nostra è una città inclusiva e accogliente che non escluderà mai nessuno”.
In conclusione, a prendere parola, Don Nino Pangallo, Direttore della Caritas Diocesana: “Al di là del Credo religioso abbiamo messo davanti la dignità della persona. Continuiamo ad intensificare i nostri sforzi affinchè il nostro territorio possa crescere in termini di integrazione e accoglienza per diventare una terra aperta”.
Stefania Rizzica