Il sindaco metropolitano, Giuseppe Falcomatà, ha fatto il punto sull’emergenza rifiuti insieme ai sindaci delle Aree omogenee della Città Metropolitana ed ai consiglieri di Palazzo Alvaro rispetto anche alle responsabilità e competenze dei singoli Enti coinvolti nel ciclo: Regione, Città Metropolitana e Comuni.
Questa mattina, nella sala del Consiglio di Palazzo Alvaro, il Sindaco Metropolitano Giuseppe Falcomatà ha informato sull’attuale situazione degli impianti di conferimento e sulle novità emerse durante l’ultimo confronto con la Regione, raccogliendo le proposte che verranno presentate al vaglio della prossima Assemblea metropolitana con i 97 sindaci dei Comuni che compongono l’Ente.
Dopo gli interventi dei primi Cittadini, di alcuni consiglieri e raccolti gli spunti tecnici forniti dal Direttore Generale dell’Ente Umberto Nucara e dal dirigente di settore Pietro Foti, si è provveduto a comunicare il rinnovo – confermato dal Governatore facente funzioni Nino Spirlì e dall’assessore regionale all’Ambiente Sergio De Caprio – della convenzione di trasferimento dei rifiuti in Puglia fino alla fine del mese.
Il sindaco Falcomatà, dopo aver fornito un excursus sui disagi esistenti per la mancanza o la vetustà di impianti di contenimento dei rifiuti o votati alla raccolta degli scarti di lavorazione – alcuni appannaggio della Regione ed altri gestiti da privati – ha spinto i Comuni ad una seria riflessione sulle azioni da intraprendere, considerata la condizione di generale difficoltà che sta mettendo in ginocchio l’intero territorio metropolitano. Vagliate diverse ipotesi, compresa anche la possibilità di un Commissariamento del settore, si è scelto di indire l’Assemblea metropolitana nella quale discutere dell’istituzione di due uffici distaccati (nelle fasce jonica e tirrenica) per offrire maggior supporto alle singole pubbliche amministrazioni; della possibilità che ognuno dei 97 Comuni tratti singolarmente il proprio contratto di servizio con i gestori degli impianti; della costituzione di un nuovo impianto a Seminara (ascoltati i sindaci dell’area) e di incalzare la Regione Calabria sulla costituzione di un capannone (destinato agli scarti di lavorazione) all’interno dell’impianto di Gioia Tauro così come per la predisposizione degli impianti mobili programmati nei precedenti confronti con la Cittadella stessa.
Al centro del confronto ci sarà anche la possibilità di effettuare un sopralluogo nella Locride per individuare eventuali altri siti utili alla realizzazione di un nuovo impianto e, nel frattempo, sarà dato mandato, agli Uffici di Palazzo Alvaro, di censire altre possibili aree da adibire al recupero degli scarti di lavorazione dei rifiuti prodotti dagli impianti.
«La situazione degli impianti è molto complicata», ha sostenuto il sindaco Giuseppe Falcomatà a margine dell’incontro. «Quelli che hanno maggiori problemi, come Siderno e Gioia Tauro – ha aggiunto – sono di competenza regionale ed altri, dedicati al conferimento dell’umido come Vazzano, sono fermi per via di una massiccia mole debitoria dei Comuni nei confronti del gestore privato. In questo caso, siamo di fronte ad alcuni Enti più virtuosi di altri, con questi ultimi in difficoltà finanziaria per diversi motivi. Tuttavia, l’intenzione è quella di dare la possibilità di scaricare prima a quelle realtà che sono in linea con i pagamenti».
Sempre per quel che riguarda la gestione del rifiuto cosiddetto “umido”, il sindaco ha ricordato come la Regione abbia garantito la realizzazione di impianti mobili: «Chiederemo un nuovo incontro per capire a che punto è la situazione».
Resta il problema degli scarti di lavorazione, attesa l’assenza di discariche idonee sul territorio metropolitano. «Per quanto riguarda Melicuccà – ha continuato Falcomatà – si sta procedendo all’assegnazione dei lavori di completamento della discarica alla seconda ditta classificata dopo la rescissione del contratto in danno con la prima azienda. Ad ogni modo, i territori metropolitani dovranno individuare delle aree per l’istituzione di due discariche, oltre alla realizzazione di un impianto di umido nella Piana e un Eco-distretto sula Locride. Per questo, nei prossimi giorni i tecnici di Palazzo Alvaro ed i sindaci delle aree interessate effettueranno dei sopralluoghi per avere un quadro completo sulle possibilità da mettere in campo».