RIFLESSIONE DELL’EDITORE… di Angelo Latella

U ciriveddhu è un cocciu i ‘ranu” di Angelo Latella

Quando la crisi colpisce i sentimenti. E fai mente locale, cercando di capire perché “u ciriveddhu è un cocciu i ‘ranu” (il cervello è un chicco di grano), quando ti alzi una mattina di gennaio 2021 e ti dicono che Tizio ha ammazzato la madre a botte. Quel Tizio lo conoscevi bene,ma a quel bene bisogna aggiungere un forse. È un reggino di periferia, è quel ragazzone che frequentava la tua stessa palestra, è il super tifoso della Reggina, é il pizzaiolo fiero di essere pizzaiolo. E non riesci a spiegarti come mai, cosa è successo, come può un figlio ammazzare la mamma, e cerchi soluzioni. La mente, malata o semplicemente disturbata, che trasforma l’amore in odio.

Il Covid, le palestre chiuse, il lavoro che stenta, la mancanza di riferimenti validi , per poi finire in quel mistero “i figli si rivolteranno contro i padri” . Che ne sarà adesso di quel ragazzone di 34 anni? Si, la mia riflessione parte da un altro modo di dire “u mortu è mortu pinsamu ‘o vivu” , nessuno farà tornare in vita la madre, ma lui come andrà avanti? In una cella? Pieno di psicofarmaci? Con momenti di lucidità che odierà a morte? E noi, noi cosa possiamo fare? Pregare certamente… perché dove l’amore viene ferito, Dio piange e perdona. Che Dio aiuti quel ragazzone.