Non è il solito nostro appuntamento del giovedì con “detti e proverbi reggini liberamente narrati dall’amico Angelo”.
Abbiamo atteso un’intera giornata prima di scrivere sulla notizia che riguarda la “performance” del consigliere delegato allo Sport del Comune di Reggio e della Città Metropolitana, Giovanni Latella.
Troppo facile per chi scrive parlare bene di un personaggio umile, sempre presente, un uomo politicamente impegnato per la sua Città, un eterno ragazzo che suo malgrado in queste ultime ore ha subito un duro attacco alla persona ed alla sua dignità, ancor prima che al suo ruolo politico.
Colpito duro ma non affondato. Gianni risponde e risponderà come sempre sul campo come faceva ai tempi che calcava i rettangoli di gioco.
Parlare di Gianni Latella per chi ha avuto modo di conoscerlo da vicino, frequentarlo anche giornalmente ed apprezzarlo in tutte le sue sfumature negli ultimi trenta e passa anni, appare alquanto facile.
Non vogliamo parlare del politico (da sempre, giusto o sbagliato, ci professiamo apolitici) e nemmeno dell’uomo che dopo otto lunghe ore di consiglio comunale avrà pure avuto la sua personale defaiance.
Vogliamo, invece, discutere su chi ha “sfruttato” la “performance” di Latella facendo in modo che arrivasse sino a “Striscia la notizia”.
“I panni sporchi si lavano in famiglia” dice un vecchio detto ma crediamo che il “nemico” di Reggio e, in questo caso anche di Gianni Latella, sia tra i banchi del consiglio.
Gente che pur di attaccare e di parlare male di Reggio non guarda in faccia nulla e nessuno. Personaggi che non vogliono il bene della città e dei reggini.
In tanti, in queste ore, hanno manifestato solidarietà a Gianni sui vari social. Anche noi, scusateci l’uso personale, vogliamo ribadirla su questa testata giornalistica online.
Giovanni Latella è solamente il “capro espiatorio” di una politica che non è politica. La vicinanza a Latella è arrivata via social anche da un’attenta “Lady azzurra” di partito opposto (quello di Silvio Berlusconi) che da sempre si prodiga per il bene di Reggio e della Calabria.
Non si tratta, quindi, di colori politici. Ma del bene di Reggio. Quel bene infinito che Gianni mette sempre in campo ma si scontra con quel “Riggiu non vindiu mai ranu”.
Vogliamo e dobbiamo essere tutti vicini a Gianni Latella, uomo che non meritava questo trattamento.
Come canta Claudio Baglioni (per questa volta lasciamo da parte il “nostro” Antonello Venditti).. “Strada facendo”.. ti accorgerai dei veri nemici di Reggio!
Demetrio Calluso