Le riflessioni di Angelo Latella
Oggi non poteva mancare la riflessione sulla Santa Pasqua. I protagonisti di questo weekend “prolungato” sono ancora una volta i segni: il lutto e la delusione (Gesù, il Re dei giudei, che muore in croce), l’incredulità (Gesù che risorge, cos’è questa cosa?), la gioia (Gesù è tornato, è Dio).
E nel frattempo cos’era successo? Nel frattempo aveva parlato d’amore, aveva protetto l’adultera, aveva trasformato l’acqua in vino, aveva detto a Lazzaro “vieni fuori”, aveva lavato i piedi agli amici e tanti altri segni, o segnali, d’amore aveva compiuto.
Gesù è l’unico uomo che conosce il futuro, è l’unico uomo che assomiglia tanto a Dio: donna perché piangi? Tua figlia non è morta, dorme…uno di voi mi tradirà…prima che il gallo canti mi rinnegherai…chi vede me ha visto il Padre.
Eppure per “fare” il vino , chiede l’acqua, per moltiplicare pani e pesci, ha bisogno di sapere cosa abbiamo noi.
È un po’ strano questo uomo – Dio. Tanto strano da preferire la morte, uno che resuscita gli altri poi finisce comunque per morire, anche se per portare a termine un progetto: risorgere, e meno male, aggiungerei.
Qualcuno è tornato dall’aldilà, c’è vita oltre la morte, (per chi fa la volontà di Dio o per tutti? Questo è il dilemma… misericordia di Dio e perdono annullano l’inferno?).
Così avremmo dovuto capire tutto e invece? Invece continuiamo a fare del male, continuiamo a sostenere Barabba, a crocifiggere, ad ammazzare, ad essere ciechi e sordi…
In tanti preferiscono solo la Pasquetta, la festa, la baldoria, la pastiera, e se ne fregano del Risorto.
E allora? Auguri.
Buona vita a tutti, soprattutto a quelli che continuano a dire che “dall’altro mondo non è tornato indietro mai nessuno”.