Arginare il fenomeno distruttivo della pesca del novellame di sarda e bloccare la
successiva commercializzazione è la missione che ha portato gli uomini della Guardia Costiera a condurre un’operazione di polizia marittima nel porto di Villa S. Giovanni. La scorsa notte, militari appartenenti alla Guardia Costiera di Reggio Calabria e di Villa San Giovanni hanno intercettato un ingente carico di novellame di sarda “NANNATA”, opportunamente occultato all’interno di tre autovetture ed un furgone pronti ad imbarcarsi per la Sicilia.
Alle ore 1.20 circa, poco prima della partenza della nave per la Sicilia, giungevano nei pressi dell’imbarco tre autovetture ed un furgone isotermico che, con fare sospetto, si apprestavano a salire a bordo.
Il personale operante, insospettito dagli atteggiamenti di nervosismo mostrati dai
conducenti, ha prontamente fermato gli automezzi al fine di effettuare un’ispezione al carico. Constatata la presenza del “bianchetto” all’interno di contenitori in polistirolo, i militari della Guardia Costiera hanno richiesto il supporto di due pattuglie, una della Compagnia Carabinieri ed una del Commissariato di Polizia entrambi di Villa S. Giovanni per collaborare alla “scorta” degli automezzi presso l’Ufficio Locale Marittimo di Villa S. Giovanni
Le autovetture controllate, apparentemente “normali”, risultavano contenere ed occultare
365 cassette di novellame di sarda, specie la cui cattura è vietata dalla normativa
nazionale e comunitaria e pronte per essere immesse nel mercato clandestino siciliano.
Agli autisti dei mezzi, è stato sequestrato l’intero carico di pesce e contestualmente
elevate sanzioni amministrative per la quale è previsto, proprio in ragione alla quantitàrinvenuta, un ammontare di 100.000 euro.
A seguito della certificazione del dirigente medico veterinario competente del servizio
veterinario della locale ASP 5, che ne ha attestato l’idoneità al consumo umano, tutto il prodotto è stato donato in beneficenza agli istituti caritatevoli locali per il successivo consumo presso le mense degli stessi, trasformando, così, una condotta non conforme alle vigenti disposizioni normative, in un gesto a favore dei soggetti più bisognosi.
Dal controllo effettuato dal personale della Polizia di Stato è emerso anche che uno dei conducenti non era in possesso di regolare patente di guida. Pertanto l’automezzo è stato sottoposto a fermo ed al conducente è stata contestata la relativa sanzione amministrativa.
L’attività repressiva continuerà con il monitoraggio di tutte le fasi della filiera della pesca, dalla cattura del prodotto con l’ausilio dei mezzi navali ed aerei, fino ad arrivare al trasporto e la commercializzazione del prodotto ittico.