Specie “aliene” nel Mediterraneo, pubblicato un importante studio di un team di ricercatori di Catania

 

 

Un importante lavoro su alcune specie ittiche alloctone presenti nei nostri mari, prodotto da un team di ricercatori scientifici del Laboratorio di Biologia della Fauna Marina Mediterranea del Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali dell’Università di Catania, è stato pubblicato sull’importante rivista “Journal of Marine Science and Engineering” del gruppo MDPI.
Invasive Species Control: Predation on the Alien Crab Percnon gibbesi (H. Milne Edwards, 1853) (Malacostraca: Percnidae) by the Rock Goby, Gobius paganellus Linnaeus, 1758 (Actinopterygii: Gobiidae) è il frutto dell’impegno portato a termine dal team di ricercatori catanesi composto   dall’ittiologo Francesco Tiralongo, studioso impegnato particolarmente nella ricerca sullo studio della fauna ittica costiera e esperto in specie aliene, dalla dott.ssa Giuseppina Messina e dalla prof.ssa Bianca Maria Lombardo – del Laboratorio di Biologia della Fauna Marina Mediterranea del Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali dell’Università di Catania.
Una ricerca che ha visto per diversi mesi il team di studiosi impegnato ad analizzare la fase di predazione di alcune specie dei nostri mari (autoctone) contro altre creature provenienti da altri mari, (alloctone) grazie al quale si riuscirebbe a controllare il numero di crescita di queste specie “aliene” infiltratisi nel Mediterraneo che “sono considerati la principale causa di estinzione di specie autoctone dopo la distruzione dell’habitat” come si legge nello studio effettuato.
Dal lavoro svolto, nelle aree di Avola e Noto in Sicilia, è emerso come il Ghiozzo paganello (Gobius paganellus, Linneo 1758) sia capace di predare il Percnon gibbesi (nella foto), un granchio soprannominato “corridore atlantico” per la sua velocità con cui riesce a sfuggire al pericolo.
Un crostaceo che, fino alla pubblicazione dell’importante nuova ricerca, sembrava non essere oggetto di alimentazione da parte di altri abitatori dei fondali marini ma che invece, come dimostrato dai contenuti stomacali esaminati dai ricercatori, sembra essere oggetto di frequente predazione, come dimostrato per la prima volta dalla ricerca, per il Ghiozzo paganello che potrebbe risultare, in una lotta naturale, altamente efficace in materia di contrasto a questo crostaceo alieno che sta infestando le nostre.
Di seguito il link riferito alla ricerca.
https://www.mdpi.com/2077-1312/9/4/393
Guglielmo Rizzica