“La nostra è una città che custodisce un patrimonio archeologico importantissimo che affonda le proprie radici nella Magna Grecia ed è ulteriormente impreziosito da immobili sia pubblici che privati in stile Liberty realizzati dopo il grande sisma del 1908, accanto ad edifici realizzati nella prima metà del Novecento come la Stazione o la sede del Tribunale amministrativo. Un patrimonio di primissimo livello che può rappresentare un motore di sviluppo economico e occupazionale”. E’ quanto affermato dal Sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, intervenendo nel corso dei lavori del cosiddetto “Parlamentino” del patrimonio italiano, un’assemblea permanente e plenaria che ha il compito di redigere il Piano Strategico nazionale di settore.
“Ciò che è importante porre al centro del dibattito pubblico, – ha evidenziato Falcomatà – in particolare nel quadro del Pnrr, è la necessità di considerare l’avvio, parallelamente alle attività di restauro e conservazione di questi beni, anche di un vero e proprio business plan, quindi immaginare e attuare un modello di sostenibilità economica e di indirizzo, valutazione e studio tutto incentrato sulla gestione e lo sfruttamento economico di questi beni, perché spesso è proprio questo l’elemento che manca nelle nostre attività”.
Storicamente ci si è sempre occupati di più della parte conservativa della vita di questi beni, ha rimarcato il primo cittadino, “e delle necessarie opere di messa in sicurezza e valorizzazione in chiave architettonica e urbanistica. Molto meno si è prestata attenzione all’utilizzo commerciale dei beni, nella consapevolezza peraltro che al Sud tale orientamento può rappresentare un importante investimento in chiave occupazionale. A Reggio Calabria, – ha poi sottolineato il sindaco Falcomatà – Comune e Città metropolitana, sono attivamente impegnate in questa direzione, nell’ambito dell’attività di valorizzazione del teatro “Francesco Cilea”. Teatro che noi non vogliamo sia utilizzato soltanto per iniziative sporadiche, occasionali o legate ad una determinata stagionalità. Stiamo infatti lavorando per dar vita alla fondazione Cilea, con il preciso obiettivo di mettere a sistema il bene immobile, sfruttandone le sue potenzialità a 360 gradi e per tutto l’anno. Questa – ha poi concluso il sindaco – è la nostra idea e la nostra visione di rilancio del patrimonio cittadino, nel segno della sostenibilità economica e favorendo percorsi anche di sviluppo e crescita economica e occupazionale”.