Ancora una volta vengono scaricati stereotipi di genere che infangano le lavoratrici da Catanzaro a Bergamo e che ci fanno capire quanto sia indispensabile una seria e non più rinviabile rivoluzione culturale. Parole sprezzanti, vergognose, inaccettabili quelle pronunciate da Feltri. Offensive non solo verso Catanzaro, verso tutto il Sud ma, soprattutto, verso le donne, che con tanto sacrificio, ma con grandissima dignità, fanno un lavoro faticoso, un lavoro che merita rispetto!!!
Il “direttore Feltri” evidentemente non sa, o finge di non sapere, che da noi è tutto più difficile, perché per vivere al Sud dobbiamo essere resilienti e coraggiosi, non abbiamo certo la fortuna di stare dietro ad una scrivania e, nell’oziare, pensare a come accusare, ridicolizzare o sminuire chi si guadagna da vivere con grandi sacrifici, nella consapevolezza che la storia la scrive tutti i giorni chi suda, chi fatica, chi si sporca le mani di lavoro e, dunque, la scrive sulla propria pelle e non su quella degli altri.
Davanti a queste dichiarazioni vergognose il monito dell’unità d’Italia diventa ancora più forte. Dobbiamo lavorare tutti insieme per superare le divisioni e costruire un’Italia che valorizzi tutte le sue parti, riconoscendo le potenzialità di ogni regione.
Solo così potremo aspirare a una società più equa, più giusta e rispettosa di tutti.
Mariaelena Senese
Segretaria generale
Uil Calabria
Anna Comi
Responsabile coordinamento
Pari opportunità
Uil Calabria