Detti e proverbi calabresi liberamente narrati da Angelo Latella
Questa settimana, proverbio facilissimo da spiegare e da tradurre: il bue da del cornuto all’asino.
E tra animali potrebbe anche essere concesso, gli animali non usufruiscono degli specchi, gli animali non ci tengono molto alla monogamia… (la fedeltà nella scelta del patner).
Sappiamo benissimo però che i nostri avi sviluppavano molti proverbi utilizzando gli animali, come forma di delicatezza, per non creare suscettibilità tra uomini, usavano gli animali come le parabole, “parru cu cani mi senti u patruni”, perché lo scopo dei proverbi è far comprendere, far riflettere gli uomini.
Quante persone, ancora oggi, vengono offese da chi dovrebbe stare solamente zitto? E magari guardarsi allo specchio? Quindi proverbio che invita a non offendere, a non giudicare, soprattutto se si ignorano i fatti reali…
È importante usare bene lo specchio, per vedere le proprie corna, la propria gobba, i propri difetti, anziché bramare alla ricerca della “più bella del reame”.