Termina con un pareggio il match della Reggina con il Frosinone. Un pari che, alla fine, rispecchia l’effettivo andamento dell’incontro. Forse, avrebbe meritato qualcosina in più la formazione amaranto per via delle varie occasioni da rete create. Il Frosinone, comunque, non ha rubato nulla.
Giornata estiva allo stadio “Oreste Granillo”. Prima del fischio di inizio del match, cori delle due tifoserie con i ciociari che inneggiano alla vicina Messina. Non corre buon sangue tra i supporter ospiti e quelli di casa sin dai lontani tempi della serie C. Tutto questo si è notato per tutto l’arco dell’incontro con le due curve a “richiamarsi” a vicenda.
Nel corso della prima frazione di gioco, la tifoseria dello Stretto ha ricordato con uno striscione il dirigente reggino, Massimo Bandiera, recentemente scomparso. “Reggino d’adozione, professionista esemplare. Ciao Massimo” con questo striscione, i tifosi amaranto hanno ricordato il giovane segretario amaranto volato in cielo.
Un pareggio giusto. Un pari che serve per muovere la classifica. Un punto, anche se ottenuto tra le mura amiche, che fa classifica. La serie B è questa: importante non perdere ed il tecnico Alfredo Aglietti lo sa molto bene. Al momento, mette punti in graduatoria la Reggina di padron Luca Gallo. In attesa di tempi migliori va bene così.
È mancata sotto porta la compagine reggina che ha creato gioco e conclusioni pericolose ma non ha saputo concretizzare quantomeno con un goal. Una rete per i tre punti, una rete da dedicare a Massimo Bandiera, una rete per volare in classifica.
La Reggina è viva. La squadra allestita dal diesse Taibi sembra che possa mantenere il passo delle grandi. Tocca a mister Aglietti non far calare la tensione. Punti in carniere che alla fine potrebbero consentire a Rivas e soci di lottare per un qualcosa di veramente importante. Sognare è lecito!
Demetrio Calluso