Brogli elettorali Elezioni Amministrative: Consiglio comunale ormai totalmente
delegittimato deve essere sciolto immediatamente!
La strategia del silenzio: questa è stata la tecnica adottata, e rodata dalle ormai
numerose inchieste della magistratura che affliggono la maggioranza più indagata della storia della città, scelta da Falcomatà e compagni all’indomani dell’inchiesta della Procura della Repubblica di Reggio Calabria sui brogli elettorali che hanno interessato le ultime elezioni amministrative.
Non una voce si è alzata da esponenti della maggioranza in consiglio, sempre più
figuranti di un orrendo spettacolo, che non vede il benchè briciolo di dignità sollevarsi
dai loro scranni ottenuti con l’imbroglio, con la riesumazione dei morti e con il voto
degli infermi.
E mentre la procura, ogni giorno di più, trova elementi di indagine ed irregolarità,
l’inchiesta si arricchisce di altri 29 indagati di cui sorprende l’omonimia di alcuni nello
stesso seggio: nuclei famigliari interi impiegati in quei giorni e speriamo che le indagini si allarghino a tutte le restanti sezioni dove siamo certi che le procedure di voto si sono svolte in modo altrettanto irregolare.
Si dovrebbe indagare su quei medici che votano trenta, quaranta, cinquanta volte e più per conto di pazienti allettati, infermi, totalmente incapaci di intendere e di volere in spregio totale ad ogni forma elementare di democrazia.
A questo punto, infatti, ci chiediamo se non appaia a tutti fin troppo chiaro come il
consigliere Castorina sia semplicemente il capro espiatorio della situazione in quanto
tra tutti il più spregiudicato, il più strafottente delle istituzioni che invece aveva l’onore e l’onere di rappresentare.
Non stiamo qui a spiegare, da addetti ai lavori, i meccanismi dei brogli che abbiamo
desunto dai fatti fino ad ora portati alla luce ma – ci chiediamo – siamo sicuri che certi “lupi” sinistri della politica cittadina abbiano lasciato mano libera al giovane Castorinaaccettando di buon grado le sue nomine di presidenti e scrutatori compiacenti al sol fine di distribuire qualche centinaio di euro ad amici ed elettori e, tutti gli altri consiglieri, che hanno fatto “fesso”, come a suo dire, il Castorina in casi come le assunzioni in AVR siano stati semplici spettatori? Suvvia non credeteci cosi grulli!
Ecco perché presenziare ad un consiglio comunale simile significa legittimare l’opera di corrotti e corruttori che vanno invece totalmente isolati e messi all’angolo.
Speriamo in tal senso che il “giovane Attila” che da sei anni flagella la città non trovi
nell’opposizione di centro-destra l’alleato che ha avuto nella passata legislatura.
Un sindaco che da sei anni calpesta la città, calpesta la dignità dei suoi cittadini, che esautora un consiglio che negli ultimi sei anni si è riunito meno di una volta al mese quando nella “sua” Milano, di cui sarà dipendente comunale, il consiglio del suo
collega Sala si è riunito in quattro anni per ben 334 volte! Questo sindaco si deve
dimettere o deve essere dimesso dalla legge se lui non lo fa!
Alle istituzioni superiori, al ministro degli interni, al Governo chiediamo: cosa deve
accadere di più perché il signor Falcomatà venga mandato a casa? Miramare, inchiesta
Avr, brogli elettorali: stiamo parlando di un’amministrazione o di un clan mafioso?
Il dubbio è vivo nelle menti di molti reggini che ogni giorno di più perdono la fiducia
in questi organi dello Stato fino ad oggi complici silenti.
Giuseppe Minnella
Portavoce Provinciale
Movimento Sociale Fiamma Tricolore