Azioni mirate e tempestive per salvaguardare il territorio, valorizzando la sinergia tra le parti, attuando uno strumento che cristallizza il rapporto di collaborazione tra Reparto Carabinieri Parco Aspromonte e l’Ente Parco Nazionale d’Aspromonte.
Il Funzionario Delegato dell’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte Luca Pelle ed il Comandante Reparto Carabinieri Parco Aspromonte, Maggiore Pietro Marchetta, hanno firmato il Piano Operativo 2020, approvato dal Presidente del Parco Leo Autelitano con apposito decreto lo scorso 3 giugno e che indica obiettivi, modalità e procedure da attuare per il perseguimento delle finalità istituzionali con l’intento primario di proteggere l’Area Protetta.
Tra le attività previste nel Piano Operativo 2020 il controllo del territorio attuato attraverso il pattugliamento continuo dell’area interna e contermine al Parco; la prevenzione e repressione degli incendi boschivi seguendo il Piano AIB del Parco; controllo sulle utilizzazioni forestali e sulle attività agro-silvo-pastorali; controllo dell’attività venatoria, dei cacciatori, del trasporto di armi nel Parco e contrasto al bracconaggio in particolare contro le specie faunistiche di particolare importanza dal punto di vista conservazionistico; la stima dei danni da fauna; il rispetto delleprescrizionidelle autorizzazioni e dei nulla osta emessi dall’Ente Parco; oltre che il controllo del rispetto di tutte le disposizioni regolamentari e di sicurezza previste dalle normative vigenti e dall’Ente Parco, relativamente alla fruizione dell’area protetta con particolare sorveglianza per prevenire l’abbandonodei rifiuti da parte dei visitatori soprattutto in estate e nei fine settimana, nonché attività di soccorso e pubblica sicurezza.
“Il Piano governa ed indirizza le strategie d’azione finalizzate al potenziamento delle attività di contrasto agli illeciti ambientali – ha spiegato il Comandante del Reparto Carabinieri Parco Aspromonte, Maggiore Pietro Marchetta – quali l’abusivismo edilizio, l’abbandono e la gestione illecita di rifiuti, il fenomeno del pascolo abusivo, nonché il potenziamento del contrasto agli illeciti venatori. Ricordiamo, infatti, che l’Aspromonte contempla, dal punto di vista geografico ed orografico, uno dei maggiori flussi migratori di avifauna e numerose specie di falconidi. I risultati conseguiti nell’anno 2019 – ha concluso il Comandante Marchetta – avvalorano l’operato dei carabinieri forestali all’interno del Parco, a salvaguardia e tutela dell’ambiente e della Natura”.