In Consiglio comunale ok alla proposta della maggioranza sul “Ddl Zan” contro ogni discriminazione e violenza

 

 

 

Si è tenuta, questa mattina, la seduta del Consiglio comunale. Tra i provvedimenti approvati, l’assemblea ha dato mandato al sindaco, Giuseppe Falcomatà, ed alla giunta di «promuovere un laboratorio cittadino di dialogo sul tema dei diritti civile e sociali per individuare percorsi formativi rivolti, in particolare, alle giovani generazioni sempre più esposte e disorientate dinanzi alle nuove sfide, anche rilanciando l’attività dell’Osservatorio comunale per le Pari Opportunità e contro ogni forma di discriminazione». Un ordine del giorno presentato dalla maggioranza ed illustrato in aula dal consigliere Giuseppe Marino.

Col documento posto al vaglio dell’aula la maggioranza sostiene fortemente l’approvazione del “Ddl Zan” ritenendo «importante riformare il nostro ordinamento per rafforzare la tutela della persona con l’estensione dei delitti contro l’eguaglianza anche alle condotte discriminatorie fondate sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere o sulla disabilità», ed al contempo spinge affinché «il dialogo continui ad essere l’unico strumento utile a costruire legami solidi e favorire quel senso di appartenenza ad una comunità inclusiva di cui oggi si sente molto l’assenza».

«Ribadiamo – hanno spiegato i rappresentanti della maggioranza a Palazzo San Giorgio – che sia necessario esprimere la ferma condanna per ogni forma di discriminazione e di violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere o sulla disabilità e, allo stesso modo, riteniamo sia altrettanto importante tutelare, assicurare e garantire il pieno esercizio della libertà di opinione, di espressione ed il libero convincimento secondo i dettami dall’ordinamento. La Costituzione, per questo, rappresenta il faro che illumina il percorso politico nella direzione della tutela dei diritti inviolabili dell’uomo e la Repubblica, secondo il dettato costituzionale, ha il compito di riconoscere e garantire sia i diritti civili che quelli sociali, anche rimuovendo gli eventuali ostacoli che limitano il pieno sviluppo della persona umana».

«Al fine di poter costruire un nuovo umanesimo – hanno continuato i consiglieri del centrosinistra – è necessaria un’azione politica ampia e concreta che favorisca la libera espressione di idee e sentimenti e, al contempo, l’accesso egualitario all’istruzione, alla sanità e al lavoro, in particolare nel nostro Sud. No, dunque, ad ogni discriminazione e violenza e sì ad un percorso che favorisca il dibattito e l’approvazione di un disegno di legge, il cosiddetto “Ddl Zan”, che va proprio in questa direzione e rispetto al quale la maggioranza consiliare di Palazzo San Giorgio si dice fortemente a favore».