“Sarebbe interesse di tutti approfondire e comprendere la ratio che abbia spinto la Commissione Via a procedere così speditamente senza tener conto delle prescrizioni. Risulta oggettivamente miope pensare di procedere su un progetto cosi impattante come quello del Ponte Sullo Stretto bypassando completamente il dialogo con le istituzioni e con le comunità territoriali, così come trovo assurdo che la procedura di Via sia stata emessa senza tener conto delle numerose prescrizioni tecniche formulate. Ed è quello che vogliono chiarire anche i giudici amministrativi, stando alle notizie riportate su tutta la stampa nazionale. Ai dubbi sollevati dal Consigliere forzista Talerico, che addirittura si pone interrogativi sulla provenienza territoriale dei professionisti individuati per l’estensione del ricorso, dobbiamo forse ricordare gli enormi affidamenti estesi dalle Asp calabresi nei confronti di remuneratissimi consulenti che nella migliore delle ipotesi la Calabria l’hanno vista, forse, soltanto in cartolina?”.
“Tanto basta – sostiene l’esponente del Pd – per definire quantomeno fuori luogo gli slanci in avanti degli esponenti destra calabrese. Sarebbe, comunque, utile se identico piglio da ragionieri lo usassero quando i soldi dei cittadini rischiano di perdersi fra i rivoli dei provvedimenti che la Regione intraprende nel colabrodo della sanità calabrese, ad esempio, o nello scempio delle risorse sottratte dal governo al diritto allo studio, o ai trasferimenti per i servizi ai Comuni, o nello storico scippo al Sud dell’autonomia differenziata”.