Reggio Calabria – Il suono delle navi in transito nello Stretto ha annunciato stamattina il manifestarsi del fenomeno atmosferico dello Stretto conosciuto come “Lupa”.
Questo particolare avvenimento si verifica in genere durante la notte o le prime ore del mattino quando le masse d’aria calda si mischiano con quelle più fredde del mare che generano, evaporando e condensandosi, degli strati di nubi bianche che formano come un vero e proprio muro, alto anche fino a 200 mt., oltre il quale è difficile riuscire a vedere.
Una barriera pericolosa e molto temuta dal personale marittimo che costringe le navi di passaggio ad avvisare con le sirene della loro presenza attraverso segnalazioni acustiche ripetute che, da qui probabilmente il nome del fenomeno atmosferico, assomigliano appunto ad un ululato.
Nubi dense di umidità che, con il caldo di questi giorni, rendono ancora più insopportabile le alte temperature registrate in riva allo Stretto e che non sembrano voler lasciare le regioni del sud rendendo l’aria decisamente più afosa.
g.r.