Alquanto contraddittorie e se vogliamo anche abbastanza paravento le dichiarazioni dell’Assessore Giovanni Muraca che, grazie ad una sua nota stampa riguardante lo stato di abbandono in cui versa il Parco Lineare Sud, ci fa prendere due piccioni in un sol colpo: anzitutto per il facile “lavarsi le mani” stile Ponzio Pilato rispetto alla vigilanza sull’area; in secondo luogo per l’indiretta affermazione che l’opera non è ancora compiuta.
Per quanto concerne quest’ultimo punto, si legge testualmente: “… una volta ultimata l’opera, la ditta dovrà consegnarla nei modi e negli aspetti previsti dal contratto …” scrive l’Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Reggio Calabria. Ci fa piacere che FINALMENTE l’Amministrazione del primo e secondo tempo confessi pubblicamente che trattasi di incompiuta. Ma non è forse la stessa opera che è stata sbandierata come portata a termine con tanto di inaugurazione durante la campagna elettorale delle comunali 2020? Domanda retorica. Il Parco Lineare Sud ufficialmente non esiste. Le vie di accesso sarebbero sbarrate, l’ingresso al pubblico vietato, così come la circolazione di veicoli e forse anche il bagno a mare. Tutto al condizionale, però. Perché le vie di accesso in parte sono sbarrate ma in parte no, quindi i cittadini circolano eccome, a piedi, in bicicletta, in moto e anche in auto; e fanno il bagno e pescano. Tutto questo spesso anche sotto gli occhi vigili della Polizia locale, impegnata però solo a rimproverare chi circola con scooter e motociclette o i ragazzini che sfrecciano con le bici elettriche truccate.
E qui calza a pennello la prima questione, quella legata alla vigilanza. “Il Parco Lineare Sud è sottoposto al controllo della ditta incaricata di svolgere i lavori. Il Comune, dunque, non ha alcun controllo sull’area interessata dai lavori. Vigilare ed evitare la vandalizzazione dei manufatti già realizzati, rientra nelle prerogative esclusive dell’azienda indicata per eseguire i lavori”. Della serie, quello che succede al di là del nostro naso non ci interessa. Di per sé già terribilmente tristi, queste parole sono un classico scarica barile, tanto legittimo sulla carta quanto raccapricciante nei fatti. Tradotto in altre parole questo virgolettato firmato Muraca è un lascia passare all’anarchia, perché equivale a dire che i vandali possono anche distruggere tutto ed impadronirsi di tutta l’area, dato che la ditta non se ne occupa. Eppure, riteniamo che in base alla funzione svolta, a prescindere da cosa preveda eventualmente il contratto con la ditta, l’Amministrazione abbia il dovere di assicurare la sicurezza pubblica ed il decoro urbano, oltre che l’obbligo di controllare a sua volta sull’inadempienza di chi è chiamato a vigilare.
E pensare che Muraca ha diramato il comunicato in questione per rispondere alle critiche altrui. Non si è reso conto invece del clamoroso autogol messo a segno con le dichiarazioni odierne. Se c’è qualcuno intento a strumentalizzare le opere incompiute è certamente la Giunta Falcomatà, che tra primo e secondo tempo ha lasciato a metà una miriade di cantieri, malgrado li abbiano sfruttati per ingannare i cittadini in fase elettorale. Quasi un anno dopo si ricordano di dire che stanno lavorando “per consegnare una Città migliore ai reggini”.
È il caso forse che l’Assessore & Co. si facciano due passi proprio al Parco Lineare Sud, per guardare cosa stanno trascurando, per respirare a pieni polmoni l’odore di fogna che sgorga copiosa in mare e per ammirare dalla riva la maestosità dell’Etna all’orizzonte che stona con i sacchi di immondizia lasciati dai cittadini incivili di turno con l’attenuante che in 3 km di costa non trovano neppure un cestino.
Federico Milia
Antonino Caridi
Antonino Maiolino