La riflessione dell’editore di Angelo Latella
Mia figlia, otto anni, l’altro giorno, seduti sul divano, mi ha detto, mimando le nuvole e con una velata tristezza: “Papà, quando non ci sarai più, mi scriverai una lettera?”
Ed io: “Amore, nell’altro mondo non si possono scrivere lettere, è tutto diverso l’altro mondo, anche se nelle sacre scritture ci sono diversi riferimenti sull’altro mondo, non è facile immaginare cosa succede e cosa c’è nell’altro mondo.
Nell’aldilà il corpo non ha un’importanza particolare, si vive con l’anima, si vive con l’amore e la gioia di stare insieme a Gesù. Noi assomigliamo a Dio e a Gesù perché abbiamo l’anima, lo Spirito. Non credo ci siano salsicce, gioielli, penne, fogli e buste, nell’altro mondo. Non è una continuazione di questo mondo, l’altro mondo.
Mia figlia mi guarda e mi replica: “Ma tu mi hai detto che Dio tutto può”.
Allora l’ho abbracciata e le ho sussurrato all’orecchio;” è vero, facciamo così, io glielo chiederò, ma non ti garantisco niente, non posso sapere di che umore lo troverò…se Dio tutto può, potrebbe pure non ascoltarmi”.