La denuncia del Movimento civico reggino che segnala un carente stato di manutenzione nella zona interessata
Reggio Calabria. “Un tempo esistevano i “cantonieri” e le strade dell’area collinare e montana,soprattutto vicino ai centri abitati, erano discretamente curate.
A loro, infatti, ne era demandata la manutenzione ordinaria prima che ci si affidasse completamente ai privati a suon di “affidamenti diretti” o appalti temporanei ma senza mai programmare in modo costante la cura di queste importanti arterie. Sono passati troppi anni, tuttavia, senza che sia stato effettuato alcun intervento di pulizia di cunette e scoli; a pagarne le spese è il manto stradale ( in uno stato precario permanente) oltre che gli automobilisti costretti a transitare tra mille insidie. La pioggia, abbondante in questi giorni, evidenzia infatti tutte le problematiche connesse all’ostruzione delle citate cunette generando “fiumare” d’acqua che scorrono in mezzo alla strada trasportando pietre e materiali vari che trasformano un normale viaggio in un “percorso a ostacoli”. Solo qualche settimana fa, d’altronde, è sprofondato ( proprio a causa di infiltrazioni idriche) un tratto di strada su cui poggia il ponte “Cialantone” a Pietrastorta e solo un repentino intervento da parte della Castore ha evitato gravi incidenti. Ad oggi ancora persistono i lavori in corso avviati d’urgenza ma interrotti quasi subito (a fronte di emergenza coronavirus); è stato ricostruito infatti il tratto danneggiato per metà ma, agli occhi degli automobilisti, ancora si presenta mezza corsia con transenne e segnali pericolosamente abbandonati e poco visibili. Tutta la via provinciale compresa tra la stessa Pietrastorta ed Ortì è danneggiata in più parti ed a poco è valso il rifacimento parziale del manto stradale tra Santa Domenica di Terreti e Straorino perché l’asfalto è già compromesso in più punti per lavori effettuati senza tener conto dello stato complessivo dei siti e della manutenzione viaria complessiva.Il ponte di Straorino, addirittura, diviene da anni (ad ogni pioggia) una sorta di“laghetto” naturale perché non si riesce a far defluire l’acqua malgrado mirati interventi che hanno clamorosamente fallito il loro obiettivo. Chiediamo alla Città Metropolitana ed al Comune ( per le rispettive competenze) che si provveda immediatamente alla dovuta manutenzione e che si programmi in modo serio e strutturale il ripristino completo di quella che ad oggi è ancora la principale arteria che conduce a tutta l’ex undicesima circoscrizione oltre che a Gambarie stessa”.