Donne e motori, un binomio che da sempre ha contraddistinto il mondo delle corse. La passione per le quattro ruote, abbinata al sentimento per le belle donne, accomuna spesso i piloti. Che sia nelle splendide piste di Formula Uno o in tracciati stradali poco importa. Con le dovute proporzioni, gli assi del volante sono sempre accompagnati da stupende donne.
L’affascinante mondo dei motori, di certo, è stato un bel traino per l’avvicinamento dei giovani al mondo delle corse. Se poi abbiniamo la presenza di qualche bella donna, il tutto non guasta per la “visione” degli appassionati ed il diletto dei concorrenti.
Anche per questo motivo, i ragazzi si avvicinano al mondo delle quattro ruote sin dalla giovane età. Non sarà questo il solo incentivo della passione del giovane Domenico Calluso, ma poco ci manca. Già al suo esordio nel mondo delle corse avvenuto tre anni or sono sul tracciato di gara del 1° slalom “Città di Oppido Mamertina”, abbiamo avuto il modo di poter constatare che il promettente pilota della Scuderia “Piloti per Passione”, si accompagnava a dolci fanciulle. Un binomio (auto-donne) che gli ha permesso, già in occasione dell’esordio, di salire sul podio conquistando la terza piazza di “Classe”, un risultato di grande prestigio considerando che Domenico era alla sua prima apparizione in assoluto in una competizione motoristica.
Adesso, il formidabile Domenico Calluso, afferma che di donne non ne vuole sapere (noi, però, ne dubitiamo!) e che vuole dedicarsi solamente alle gare, alla Juventus (sua grande passione calcistica) ed al suo lavoro (è titolare, insieme al fratello Pasquale, di un prestigiosa e apprezzatissima Pasticceria sulla Via Provinciale a San Cristofaro di Reggio Calabria).
In attesa, quindi, delle competizione per il buon Domenico non rimane altro che dedicarsi alla sua attività imprenditoriale e, magari, definire qualche ultimo ritocco alla vettura da gara allestita sapientemente dalle mani dell’esperto Ninnì Fossato che lo “sopporta e supporta”. Lasciando da parte, almeno per il momento, le donne, il giovane Calluso che si è avvicinato alle competizioni agonistiche grazie alla passione e competenza dello zio Rocco Porcaro, pilota di gran spessore nelle competizioni automobilistiche, pensa solo al suo lavoro ed alle gare che verranno.
“Corro per divertirmi- esordisce Domenico Calluso- scaricare sul volante tutta l’adrenalina che tengo in corpo sin dalla sera precedente alla gara. Mi diverte sentire il rombo dei motori, l’attesa dell’accensione del colore verde del semaforo. Subito dopo, però, non vi è tempo di pensare ma bisogna concentrarsi sull’asfalto di gara ed agire con sintonia e perfezione. Ogni metro riserva una vera e propria insidia per noi piloti che solo dopo aver tagliato la linea d’arrivo possiamo rilassarci un tantino”.
Giovane per età, già esperto come pilota, maturo imprenditore, Domenico Calluso continuerà a deliziare gli appassionati delle quattro ruote con il suo formidabile bolide. L’unico “difetto” che gli si può imputare, stando a quello che affermano gli amici più cari, e la sua fede calcistica. “Non toccategli –hanno affermato all’unisono gli amici- la maglia bianconera della seconda squadra di Torino”.
In questi primi tre anni di attività, il buon Domenico ha collezionato tanti podi tra i quali spiccano il primo posto di “Gruppo” e di “Classe” nello slalom di Sambatello nel 2018, la seconda piazza di “Gruppo” e di “Classe” nel 2018 nello slalom di San Piero Patti, la prima posizione di “Classe” e la seconda di “Gruppo” a Luzzi nel 2019.