Esperienza al servizio della Reggina. Antonio Tempestilli sara’, di certo, il valore aggiunto della formazione amaranto.
Prima da calciatore, poi da allenatore, ed infine come dirigente, Tonino Tempestilli, ha maturato una grande esperienza e crediamo fortemente sia l’uomo giusto al momento opportuno.
Chiusa da qualche mese, in modo inaspettato, la sua trentennale opera alle dipendenze della Roma, Tempestilli è stato presentato quest’oggi dalla Reggina.
“Er Cicoria”, come lo chiamavano affettuosamente i compagni ed i tifosi della Roma quando calcava il rettangolo verde dell’Olimpico, rivestira’ il triplice ruolo di nuovo responsabile del settore giovanile, del Centro Sportivo Sant’Agata e del calcio femminile.
“Da parte mia -esordisce Antonio Tempestilli- una scelta immediata. Arrivo con tanto entusiasmo. Qui ci sta una splendida struttura, un presidente ambizioso, un grande diesse, un tecnico valido, uno staff molto competente. Credo che dobbiamo ricominciare a seminare. Riallacciando i rapporti. Qui ci sta una società dilettantistica che si è accaparrata tanti giovani. Adesso dobbiamo essere noi. Noi siamo la Reggina”.
“Non faccio miracoli. Con situazione Covid tutto e’ fermo. Non si possono fare selezioni. Il presidente conosce il mio pensiero. Voglio dare il mio contributo. Massima disposizione, massimo rispetto per tutti. Dobbiamo ottimizzare il lavoro per fare il nostro meglio. Dobbiamo dare regole. Io applico le regole”
“Sarò 24 ore al giorno al Sant’Agata. Voglio vedere gente che pedala, che si sacrifica. Chi mi ama mi segua altrimenti prendo le valigie e vado a casa. Bisogna fare un lavoro sostanziale. Poi sara’ il tempo a dirci se abbiamo fatto bene. Sono sempre disponibile al confronto per qualsiasi cosa”.
Soddisfatto anche il presidente Luca Gallo che dopo aver ufficializzato ad inizio conferenza la separazione con il direttore generale Andrea Gianni, al termine della conferenza ha invitato tutti a fare squadra con Tempestilli: “Antonio, sara’ a contatto con molte persone e con tutto il territorio. Accogliamolo bene senza campanilismi. Qualcuno avrebbe voluto una persona del posto ma noi abbiamo scelto Antonio”.
Demetrio Calluso