Altro tonfo amaranto. Tre punti persi per la Reggina in questo delicato momento della stagione. Quarta sconfitta consecutiva per Jeremy Menez e compagni che non riescono a mettere a tacere le polemiche di queste ultime settimane.
Eppure il match era iniziato nel migliore dei modi con la compagine amaranto in vantaggio per ben due reti a zero al termine della prima frazione di gioco.
Nessuna vittoria scaccia crisi, quindi, per allontanare ogni polemica. La Reggina non riesce proprio ad uscire dal momento buio che sta attraversando.
Il sodalizio di Via delle Industrie non riesce più a vincere o quantomeno a muovere la classifica.
Qualcosa si è rotto. Qualcosa non va sul rettangolo di gioco con la squadra in vantaggio di due reti che non riesce a portare a casa almeno un punto (l’espulsione di Fabbian giustifica, solo in minima parte, la battuta d’arresto).
Qualcosa non va anche a livello dirigenziale. Lasciamo da parte il mancato accordo per il piano di rientro (parliamo dell’intero mancato accordo non della sola autorizzazione a pagare quanto dovuto al 16 Febbraio) che costerà, quasi sicuramente, qualche punto di penalizzazione in classifica generale ma qualcosa sembra non funzionare anche a livello dirigenziale.
Voci di corridoio sussurrano che già nell’ultima sconfitta casalinga contro il Pisa, oltre ai cori fuori luogo della Curva Sud, qualche “piccola” diatriba si è verificata all’ingresso dello spogliatoio amaranto. Queste voci di corridoio sussurrano che al direttore generale (ma ricopre ufficialmente questa carica?), Gabriele Martino, non sia stato consentito l’ingresso negli spogliatoi amaranto al termine dell’incontro.
Queste voci sussurrano che all’ex direttore sportivo del periodo d’oro targato Lillo Foti non sia stato dato il placet per entrare nello spogliatoio proprio dal presidente Cardona in persona.
Voci, solo voci. Condizionale d’obbligo. Ma Gabriele Martino e la Reggina potrebbero essere due “separati in casa”.
Al tifosi, comunque, interessa solo il campo ma per ottenere risultati positivi serve che dirigenti, tecnico e giocatori procedano uniti verso un solo obiettivo magari, smentendo in modo categorico, tutte queste voci.
de..ca.